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Educazione alla salute: uno stato di Benessere Totale

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Cancro della prostata : il totale senso d'impotenza

Come ormai sappiamo, una malattia sopraggiunge in uno spazio ed in un tempo ben precisi, in una determinata parte del corpo, in relazione con una zona ben precisa del cervello, collegata ad un risentito ed a delle credenze ben precise.

Non è quindi il frutto del caso, ma un comportamento che appare in risposta ad un cambiamento particolare nel nostro ambiente. Inoltre, così come ci apporta delle incapacità, altrettando ci apporta nuove capacità per accrescere l’opportunità di sopravvivenza, oltre a una visione di nuova e miglior vita.

Come in tutti i casi di manifestazione di un cancro, quello alla prostata si iscrive in una bio-logica: che si trovi al livello dell’invariante o del simbolismo è utile decodificarla a livello bio-medico per poterla ancor meglio prevenire, curare, vedere, favorendone così l’autoguarigione.

Vi propongo un approccio mito-biologico in nove livelli. Come dire la ricerca del filo rosso (mito) di vita (bio) che collega tutte le conoscenze esistenti (logo) al proposito di questa malattia.


Cancro del collo dell’utero: la riparazione di un conflitto di separazione

Lo sappiamo, le malattie sono tutte multifattoriali. Esaminiamo dunque insieme i diversi fattori che entrano in gioco nella genesi di un cancro del collo dell’utero.

Per cercare di decodificarne il significato, vi propongo di seguire qui l’approccio in nove livelli della piramide di facilitazione della guarigione che mi è molto cara.

« In Europa, ogni 18 minuti una donna muore di cancro dell’utero » rumoreggiava una campagna pubblicitaria di un celebre laboratorio farmaceutico, presentandolo oltremodo come un problema di maggiore salute pubblica ben superiore all’ effettiva realtà epidemiologica oggettiva corrispondente, salvo se si includevano i paesi dell’Europa dell’Est.

La storia dell’ assunzione del vaccino del cancro al collo dell’utero è semplicemente una conseguenza di una vasta campagna di marketing, seguita da quella delle pratiche abusive dell’industria del tabacco: si è trasformato un materiale grezzo, il gruppo delle donne in età di procreazione, in consumatrici di vaccini, giocando sulle loro emozioni.


HoMSHaM

Dott. Van den Bogaert, lei si cura da 50 anni con l’omeopatia ed esercita da 26 anni come medico omeopata, ci può spiegare questo interesse per la medicina che integra l’omeopatia?

Tutta la mia avventura omeopatica è iniziata con la malattia di mia sorella che si è ritrovata quadriplegica all’eta di 6 mesi, in seguito ad un vaccino. E’ rimasta per un anno tra la vita e la morte completamente paralizzata e lì i miei genitori hanno consultato per la prima volta un medico omeopatico dott…

In seguito al trattamento ha recuperato completamente la sua motricità e da allora, si parla di 50 anni fa, io stesso sono stato io stesso paziente in omeopatia e continuo a curarmi principalmente con rimedi omeopatici e a fare della medicina preventiva in questa maniera.

In seguito, sin dall’età di 11 anni, ho deciso che avrei fatto il medico e che questa fosse una medicina molto differente e complementare a quella già esistente e ho quindi studiato io stesso per fare della medicina omeopatica per poter esercitare come medico omeopata, che esercito da 26 anni la medicina integrata con l’omeopatia con molta fortuna e successo per me stesso e per i pazienti e le persone a cui ho potuto insegnarla


Strumenti della Medicina Sensitiva Cooperativa®

La Medicina Sensitiva Cooperativa® ha come scopo di riconnettere il paziente alla propria forza di auto-guarigione spontanea, mettendo in moto quelle capacità, sconosciute anche a sè stesso per aiutarlo a cooperare attivamente con l ‘insieme di attori della salute.

La Medicina Sensitiva Cooperativa® apre il paziente all’utilizzo di strumenti concreti per divenire specialista di sè e della vita della sua discendenza. Grazie agli strumenti proposti il paziente diviene attore della sua salute e di quella della sua famiglia, capace di decodificare un conflitto maledicente, un incidente o una malattia, per scoprirne lo scopo, il senso evolutivo e le azioni da attuare al fine di coglierne la saggezza.


Saggezza e benefici del cancro

Intervista:

"Il cancro si sviluppa perchè serve a qualcosa. E lo si può fermare spontaneamente quando ne abbiamo compreso il messaggio."
Per avere tali propositi, occorre una certa audacia. E l'audacia non è certo ciò che manca al Dr Eduard Van den Bogaert. Questo medico omeopata di Bruxelles è stato uno dei primi ad interessarsi ai lavori del Dr. Hamer, dopo ha elargito la sua visione medica, in compagnia del Dr. Sabbah e della sua biologia totale. Esso è inoltre iniziato ad una serie di altri approcci e discipline, dall'alchimia allo sciamanesimo, passando dalla kabbala e dalla programmazione neuro-linguistica. Munito di tutte queste conoscenze e fornito della sua lunga esperienza da medico generico, il Dr Van den Bogaert può, oggi, permettersi di affermare che la malattia non è una maledizione, ma addirittura - nel senso etimologico del termine - una benedizione, che " dice bene" ciò che vuole esprimere! Anche il cancro? Anche, e può darsi, soprattutto il cancro!! In una recente conferenza intitolata " Quando serve il cancro ", il medico belga ha sviluppato la sua visione delle patologie cancerogene e del loro senso bio-mito-simbolico. In questo articolo, la rivista Neosanté ve ne propone un largo riassunto. Aprite bene gli occhi! leggerete delle cose che rischiano di cambiare completamente il vostro sguardo sulla più temibile delle malattie… (YR)


Medicina e Omeopatia

Intervista:

Principes de Santé: Medicina e Omeopatia: Lei è stato presto iniziato ad una medicina globale e sensibile in Asia?
Dottor Eduard Van den Bogaert: Alla fine dei miei studi, effettivamente, imparai da un Maestro cinese esiliato a Bangkok ciò che faceva la qualità dell’ascolto dei medici degli Imperatori nella tradizione cinese. Un filo veniva steso tra la stanza dove si trovava l’Imperatore e l’altra dove era il medico che, immerso in una meditazione profonda, riceveva le informazioni nel proprio corpo. In seguito, testava su sé stesso certi punti d’agopuntura o preparava delle pozioni. Mi dissi che mi sarebbe piaciuto arrivare a “questa” medicina! Avevo sentito subito che sarebbe stata giusta. E possibile.


Da madri in figlie per divenire « Donne »

Noi siamo le eredi di coloro che ci hanno messo al mondo e condotte alla vita.

E ’attraverso le nostre madri che ognuno dei nostri organi si è costituito e ha acquisito le sue funzioni. Noi portiamo, nei nostri geni, qualche loro tratto fisico, qualcuno caratteriale, doni e talenti loro, come pure quelli di nostro padre e dei nostri avi.

Ancora in molti, tra noi, devono prendere coscienza che nei nostri geni alloggiano, in contemporanea, i risentiti felici e dolorosi che ognuno dei nostri avi ha provato di fronte agli avvenimenti della vita familiare, sentimentale e professionale, dei risentiti che hanno creato in loro credenze e comportamenti che abbiamo fatto nostri mediante trasmissione del linguaggio biologico, orale e corporeo.


Che cos'è la salute?

Come preservarla e farla fiorire sia per noi che per le generazioni future?

Il mondo medico e paramedico, così come i pazienti, sono radicalmente divisi rispetto al modo di curarsi.

Il dibattito su quale tipo di metodo di cura da adottare non è ancora finito.
Bisogna optare per delle cure classiche o complementari o entrambe?
Ogni protagonista sembra chiuso nei suoi ragionamenti e cerca costantemente delle prove che possano contrariare o denigrare il punto di vista dell'altro.

Ossessionati dalla malattia , essi dimenticano di centrarsi su ciò che è fondamentale: la salute.


Crisi, conflitti, catastrofi e malattie… che fare?

Le crisi, i conflitti e le catastrofi, generano sovente dei numerosi “impasse” da cui ci sforziamo di uscire al più presto.

Queste noie, quanto numerose e pesanti siano, non sono altro che la punta dell’iceberg. Esse nascondono, di fatto, una difficoltà di fondo ben più radicata.

Lavorare sulla punta dell’iceberg e quindi sulla risoluzione delle preoccupazioni apparenti, offrirà solo un aumento momentaneo della qualità della vita. Potremmo anche dire che, più la soluzione apparente sarà rapida, più l’aumento del benessere provato dalla persona sarà illusorio.
Diremo che questa constatazione è valida per le malattie e i sintomi ad esse legati.

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